Terapie individuali, di coppia e consulenze psicologiche
Le disfunzioni sessuali maschili sono:
Le disfunzioni sessuali femminili sono:
L'eiaculazione precoce e la più comune delle disfunzioni sessuali. La precocità è una condizione per cui l'uomo è incapace di esercitare un controllo volontario sul suo riflesso eiaculatorio. Nell 'eiaculazione ritardata, l'uomo non sarà in grado di eiaculare nonostante l'urgente desiderio della scarica orgasmica, nell'impotenza, l'uomo impotente non riesce ad ottenere un'erezione del pene.
Nella disfunzione sessuale femminile c'è una carenza di sensazioni erotiche, la vagina non si lubrifica, nella disfunzione orgasmica, le donne hanno abbondante lubrificazione ma la difficoltà è nel raggiungere l'orgasmo, per quanto riguarda il vaginismo la vagina si serra quando il pene prova ad entrare.
Per dipendenza s'intende un'alterazione del comportamento che da semplice comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi, sostanze, ecc... La persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull'abitudine. Si può dipendere da una sostanza ad esempio dal fumo, da un'attività , ad esempio quando una persona lavora dal mattino alla sera senza tregua, per guadagnare di più, perché il lavoro gli piace, per avere una qualifica migliore. Si può essere dipendenti da una persona, esempio il proprio compagno o compagna. Si può essere dipendenti dagli amici, tanto da stare male quando se per uno o due giorni non si ha la possibilità di incontrarli. Allora li si chiama per telefono e si chiacchiera con loro per tanto tempo. Viene a mancare la nostra libertà , perché diventiamo giorno per giorno sempre più schiavi della nostra dipendenza. Ad esempio con l'alcool il percorso parte con l'obiettivo di condurre il paziente ad un'adeguata coscienza del problema. Il bevitore attraverso l'uso della sostanza, trasforma sensibilmente la propria realtà interna, la percezione di quell'esterna e il suo corpo
Ci sono due tipi di alimentazione incontrollata (Binge eating):
La depressione si trova frequentemente associato ad altri disturbi, sia mentali che somatici. Nella maggior parte della storia clinica del paziente, i sintomi depressivi sono comparsi dopo quelle di altre patologie. Ad esempio un'ansia, in comorbidità con i sintomi depressivi. Prendiamo una persona che soffre di attacchi di panico con agorafobia o nel tempo abbia aumentato gli evitamenti, rimanendo sempre e solo a casa, è comprensibile che questa persona sviluppi sintomi depressivi. A loro volta i sintomi depressivi interagiscono con quelli dell'ansia e si formerà un circolo vizioso, in cui i due disturbi tenderanno a mantenersi o a cronicizzarsi. Oppure può essere alla base di patologie croniche, diabete, cardiopatie, l'HIV, l'invalidità corporea. Gli studi di esito mostrano l'utilità di poter combinare la farmacoterapia con i trattamenti psicoterapici, la cui efficacia è provata. Ad esempio il lavoro terapeutico aumenta l'accelerazione della prescrizione farmacologica, rendendo il paziente più collaborativo e attivo nel processo di cura, perché è più informato anche sugli effetti collaterali che può imparare a tollerare di più. In secondo luogo perché trattamenti diversi si sono dimostrati in grado di agire su aspetti diversi del disturbo. Si lavora sui pensieri automatici negativi verso se stessi, il mondo e le aspettative del futuro
La psicopatologia dello sviluppo dovrebbe cercare di descrivere processi che a partire da diversi fattori di rischio, in interazione con i diversi fattori protettivi, portano a un esito di buon funzionamento sociale o disfunzionamento sociale.